
E ora chi la racconterà questa storia agli aderenti di Casa Pound di Cagliari che a Mario Gramsci hanno intitolato la sede? O a tutti i neofascisti che ogni anno al cimitero di Varese ricordano tra i “presente” il fratello di Gramsci? O a Marcello Veneziani che da anni racconta una storia non vera?
Un saggio e una ricerca storica sul Gramsci Nero che riserva molte sorprese. Mario Gramsci (1893-1945), il fratello fascista di Antonio Gramsci, sul quale fino ad ora era calato un oblio, si dice per volontà dei comunisti che intendevano cancellarne la memoria, e al contempo mito del neofascismo, in realtà ebbe una vita ben diversa dalla narrazione di parte. Mario Gramsci del quale si racconta che sia stato il primo segretario del Fascio di Varese e che sia morto mussoliniano convinto, aderente alla Repubblica Sociale Italiana, nasconde un’altra verità. Volontario in Etiopia a costruire l’Impero, capitano del Regio esercito sul fronte dell’Africa settentrionale nella Seconda guerra mondiale, finì prigioniero per cinque anni degli inglesi in Australia. Nel campo si dichiarò monarchico e antifascista. Rimpatriato in Italia nel 1945 morì dopo qualche settimana dal suo arrivo a causa del tifo contratto sulla nave di ritorno. Da quel momento è stata raccontata una storia che fino ad ora non aiutava a capire chi era stato veramente Mario Gramsci, il fratello di Antonio Gramsci, uno dei fondatori del Partito Comunista d’Italia.
Massimo Lunardelli è nato a Torino nel 1961 e vive a Cagliari, dove fa il bibliotecario. È autore di libri e di documentari, tra cui: Dieci pericolosissime anarchiche (Blu edizioni 2014); È Gramsci, ragazzi! Breve storia dell’uomo che odiava gli indifferenti (Blu edizioni, 2017); Carmine Crocco, dei briganti il generale (Colombrefilm 2008); Carlo Cafiero, il figlio del sole (StudioDigit 2011).
Gramsci il fascista. Storia di Mario, il fratello di Antonio
di Massimo Lunardelli
Tralerighe libri editore
ISBN 9788832871401
pagine 184
Euro 15,00