Un pacchetto di cartoline in franchigia scritte nel 1916 da un ufficiale di Venezia, Angelo Astolfoni detto Nino. Una serie di scoperte che hanno dato a quel ragazzo un volto e ne hanno svelato la vita, le passioni, il profilo morale, le vicende militari. E una ricerca durata diversi anni che ha portato l’autore a consultare documenti, fonti bibliografiche, e le testimonianze conservate negli archivi militari di Roma e Vienna. Questo e molto altro è alla base della stesura di un romanzo che, prendendo a pretesto la vita di Nino, getta uno sguardo sugli ideali e sulle aspirazioni della generazione che si è mossa nel contesto ricco di fermenti culturali della Venezia di inizio ‘900, ma che è stata travolta dalla prima delle tragedie che hanno caratterizzato il “secolo breve”. Un racconto che, senza alcuna concessione alla retorica, rappresenta un tributo alla memoria della nostra Storia.
“Non era una mansione cui si ambiva in maniera particolare, anzi: tutti noi sapevamo che avremmo agito sempre isolati e che il nostro compito non si limitava all’esplorazione del terreno. Dovevamo anche ispezionare le linee avversarie, andare in avanscoperta per prendere contatto con il nemico, sventare eventuali attacchi e impedire l’infiltrarsi di pattuglie avversarie. Cosicché il distintivo in panno che distingueva la nostra specialità e che portavamo cucito sulla manica sinistra della giubba – una stella nera a sei punte – in realtà identificava degli aspiranti suicidi. Ma per gli ufficiali destinati a comandare un plotone di esploratori le cose erano diverse. Oltre a essere dotati di particolari attitudini fisiche e intellettuali, e ad aver dimostrato di possedere sufficienti requisiti morali e di coraggio, dovevano anche essere in possesso di capacità tecniche specifiche. Per esempio dovevano essere in grado di eseguire alla perfezione schizzi dal vero, in modo da rendere conto ai superiori dei particolari topografici delle aree esplorate. Inoltre era una prerogativa molto apprezzata la conoscenza delle lingue straniere, in particolare di quella del nemico, il tedesco. Figuriamoci se il maggiore Tonello, comandante del nostro battaglione, si è lasciato sfuggire la possibilità di avere come comandante del plotone esploratori Nino, un elemento che possedeva tutte quelle caratteristiche.”
Paolo Seno è nato a Venezia nel 1959. Nella città natale ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica, e attualmente lavora come Senior Graphic Designer presso un’azienda statunitense. Coltiva da anni la passione per la storia della Grande Guerra. Ha collaborato con varie associazioni, ed è stato invitato a comporre saggi e prefazioni per diverse pubblicazioni. Per la sua opera di ricerca è stato insignito dell’onorificenza Ehrenkreuz concessagli dall’Österreichische Schwarze Kreuz, l’istituzione austriaca che si adopera a livello europeo per il consolidamento della pace.
Dove la sorte ti ha voluto chiamare. Angelo Astolfoni detto Nino, artista e giornalista di Venezia, sottotenente esploratore nella Grande Guerra
di Paolo Seno
Tralerighe libri editore
ISBN 9788832871173
Pagine 354 (oltre a XVI tavole illustrate a colori)
Euro 18,00
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