Hitler è stato definito un “mostro” o un “folle” dimenticando la normalità dei molti, certamente troppi, che si sono identificati in lui, lo hanno seguito con fanatico bisogno di trovare risposte e soluzioni in un complicato gioco di seduzione reciproca. Gli appellativi “mostro” e “folle” troppo spesso nel comune lessico sono affibbiati a tutti coloro le cui condotte inqualificabili ed indegne deviano decisamente da ciò che per convenzione consideriamo normale. Perché i mostri che abitano l’inconscio individuale e collettivo, vivono nelle favole e nei miti, ma non esistono nella realtà. La parola “mostro” è un simbolo in cui si condensano tutti gli aspetti che razionalmente non accettiamo della nostra umanità e Hitler e i nazisti erano essere umani, cittadini, uomini e donne come tutti. E così la follia che è una distorsione dalla realtà oggettiva; e anche questo appellativo non si può attribuire ai nazisti che agirono razionalmente, lucidamente e freddamente, consapevoli delle loro azioni. Intorno a Hitler e associati è stato creato un mito, che ha condotto ad un’idealizzazione che finisce poi nell’enfatizzazione, falsificando la reale natura e statura del personaggio. Questo saggio nasce con lo scopo di capire chi era veramente Hitler un uomo come tanti, non certo un mostro e neppure un folle, con disturbi psichiatrici che razionalmente portò il mondo sull’orlo della distruzione.
La psicobiografia di Hitler. Per andare oltre il mito e il pregiudizio
di Franca Colonna Crupi
Pagine 166 – Euro 15,00
ISBN 9788832870961
Franca Colonna è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa con una tesi dal titolo “Maternity Blues” legata al tema della depressione dell’ottavo giorno dopo il parto. Specializzatasi presso l’Istituto Sullivan di Firenze, ha conseguito il titolo di specialista presentando la tesi “I disturbi della personalità nella prospettiva Interpersonale”, studiando i pazienti borderline e affetti da disturbi del narcisismo, grazie al lavoro con il Prof. Roberto Cutajar e la Dott.ssa Anna Maria Lojacono. In Italia è stata nominata consulente della Procura a Lucca e ha lavorato nel privato. Trasferitasi in Francia da undici anni lavora come Psichiatra negli Ospedali Psichiatrici: per sette anni all’ospedale di Brienne le Château ed attualmente presso l’Hôpital Sainte Marie Nice. Attualmente è responsabile di un’unità di ricerca clinica e terapeutica che si occupa esclusivamente di adolescenti di età compresa tra i 14 e 18 anni. I disturbi della personalità sono la diagnosi ricorrente. Per circa 6 mesi ha prestato servizio al Carcere Giudiziario di Nizza, dove ha approfondito la patologia BDL e la psicopatia.