Girabonda, la bambina più bella di Lucca

girabonda-tralerighe-4.jpg

Per una prefazione impegnata e non indifferente. I bambini possono sbagliare

Girabonda corre sempre tra le vie e le piazze di Lucca. Corre conquistando ogni centimetro della propria libertà. Corre prendendo per mano i lettori più piccoli, ma anche quelli più grandi, riprendendo il filo delle narrazioni del fabbricante di giocattoli. Gianni Rodari che scriveva per bambini intendendo far leggere i libri anche agli adulti, perché in una società dove l’errore non esiste più e non vengono più riconosciuti e accettati gli sbagli, torna forte il messaggio che troviamo nella prefazione de “Il libro degli errori”: «Il mondo sarebbe bellissimo, se ci fossero solo i bambini a sbagliare». Certo che Girabonda ci porta nel suo microcosmo dove le storie si intrecciano tra realtà e fantasia. Dove ognuno ha il proprio ruolo e la propria dignità, che si scontra con un presente antipatico, falsamente social, senza libri e dialoghi, composto da una architettura di consumo e apparenza.
Ma lei, la nostra protagonista, non è anticonformista, i bambini non fanno le rivoluzioni e neppure le sognano. I bambini aspettano una mano che li accompagni, li ascolti e sappia anche redarguirli. Non aspettano altro per placare la lotta interiore dei piccoli torti. Del resto sono i no che aiutano a crescere. Che permettono alle fantasie di salire al potere di regni di carta. Ma non è forse oggi tutto questo già un regno di carta al quale gli adulti danno fin troppa importanza?
E allora ci facciamo aiutare ancora dal fabbricante di giocattoli Gianni Rodari, che da maestro faceva il cacciatore di errori e come scrittore giocava con questi. Nel 1964 affermò: «La mia parte di divertimento consisteva non tanto nel dar la caccia agli errori, quanto nello scoprire il loro risveglio ideologico. L’”Itaglia” è il paese dei nazionalisti. Mi spiego subito. Un bambino può scrivere “Itaglia” con la “g” solo perché confonde certi suoni. Ma si può negare che esiste un “Itaglia” con la “g”? Eccome, se esiste! Per me, per esempio, il supernazionalista, il superpatriota di professione, nutrito di retorica, di ignoranza e di provincialismo, non è uno che vuol bene alla nostra Italia, pulita senza “g”, ma uno che ha in mente una sua “Itaglia” sbagliata e balorda. Così feci la storia del professor Grammaticus che redarguisce un gruppo di fascistelli, poco amanti dell’ortografia, che vanno gridando a sproposito: “I-ta-glia, I-ta-glia!”»
Eccola la lezione che Girabonda raccoglie e che ci lascia. I bambini possono e forse devono sbagliare. E non solo perché in loro insiste il diritto di candida innocenza, ma perché loro possono ancora accettare gli errori, possono ancora sognare e possono scegliere di non essere indifferenti.

Andrea Giannasi

Prefazione al libro “Girabonda” di Simonetta Simonetti con i disegni di Claudia Corso, Alice Tropepi e fotografie di Claudia Vignale (Tralerighe libri – Collana Kids 2).

©Girabonda è un marchio Tralerighe libri in collaborazione con Simonetta Simonetti, Claudia Corso.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...