E’ dedicato a Giuseppe Valarioti e Peppino Impastato, giovani vittime della mafia, il premio che ogni anno viene consegnato a Rosarno da una giuria composta da Mariarosaria Russo e da Giovanni Impastato (fratello di Peppino) e da Antonio Bottiglieri (nipote di Valarioti).
Quest’anno il premio andrà a Merilia Ciconte autrice del romanzo “Dopo il buio” edito da Tralerighe libri editore. Un libro denuncia che racconta la storia di un amore malato che sfocia nel dramma del tentato femminicidio. L’autrice ha già vinto con questo libro quattro premi a livello nazionale. Tra i più importanti il “Premio Essere Donna Oggi”.
L’importante riconoscimento è assegnato “a uomini e donne che, nell’ambito del loro impegno professionale e umano, si sono attestati sul fronte della legalità, con coraggiosa determinazione e adamantina coscienza civile, per combattere e contrastare i fenomeni legati all’asfissiante e pervasiva presenza della criminalità organizzata nei più svariati settori della società”.
Nelle precedenti edizioni il Premio Valarioti-Impastato è stato assegnato ai magistrati Federico Cafiero De Raho, Giuseppe Lombardo, Nicola Gratteri, Giuseppe Creazzo, Giulia Pantano, Michele Prestipino, Roberto Di Palma, Ottavio Sferlazza,al Questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi e al giornalista e scrittore Arcangelo Badolati, caposervizio di “Gazzetta del Sud”, al Prefetto Michele Di Bari, a Luigi De Magistris, a Giovanni Paparcuri (sopravvissuto alla strage che ha visto la morte del Giudice Chinnici), alla memoria del Giudice Antonino Scopelliti, alla memoria di Piersanti Mattarella, alla memoria del piccolo Claudio Domino, al medico chirurgo Vincenzo Carrozza.