«Nonno, perché Hanukà è la festa della luce?»
«Che significa Yiddish?»
«Cosa sono le Leggi Razziali?»
Questi e altri interrogativi accompagnano il viaggio in Germania della giovane protagonista. Siamo nell’estate del 1986 e il Paese è ancora diviso. L’itinerario, a bordo di una Tipo bianca, si snoda tra Heidelberg e Magonza, tocca Francoforte e Colonia, raggiunge Brema e si conclude ad Hannover.
La Memoria è il filo conduttore del romanzo: Barbara conoscerà finalmente la storia di nonno Wolfgang, ebreo fuggito da Hannover nel ’35 e perseguitato anche in Italia a causa delle Leggi razziali.
Affascinata dalla cultura ebraica, sentirà per la prima volta di avere delle radici. Allo stesso tempo, coltiverà un forte legame con la nonna, una donna intelligente, che alterna discorsi serie a battute in dialetto pugliese e riconoscerà in lei il suo ideale femminile.
«Capii che era un argomento tabù e bevvi una sorsata di birra.
Mi parve che il nonno non si fosse accorto di nulla, infatti, continuò a parlare: “Vedi, Rosenberghina, fino al ‘38 l’Italia non aveva ancora le leggi razziali, perché Crapa pelata, Mussolini intendo, era impegnato in altre vicende per pensare agli ebrei. Dopo le cose cambiarono e, dal 1940, iniziarono gli arresti della gente pericolosa: ebrei, nomadi, dissidenti, nemici di guerra. Venivi internato nei campi di lavoro, se ti andava bene, o deportato nei campi di concentramento, se ti andava male.”
“Erano considerati una minaccia per il Paese” sussurrò la nonna scuotendo la testa.
“E invece eravamo quattro gatti, magrolini e senza una lira” aggiunse il nonno e continuò: “Pensa, che quando i carabinieri di Teramo, vennero a prenderci per trasferirci al campo, il Maresciallo ci guardò deluso e disse: “Ma come? Siete voi gli ebrei?”
Io e la nonna rimanemmo in silenzio.»
Il libro è vincitore del “Premio letterario Internazionale Nabokov” 2017 (sezione narrativa inedita).
Il viaggio in Germania
di Barbara Rosenberg
Pagine 158 – euro 14,00
ISBN 9788832870329
Tralerighe libri editore