Antonio Cavani, nome di battaglia “Tasso”, entra nelle fila dei partigiani il 5 dicembre del 1944. Ha sedici anni ed è deciso a combattere per liberare la sua terra dai nazifascisti.
Si aggrega al battaglione Autonomo patrioti C guidato dal famoso Tenente G.B. Bertagni, che fa parte dell’XI Zona comandata da “Pippo” Manrico Ducceschi dell’E.L.N. (Esercito di Liberazione Nazionale). L’unità partigiana con gli alleati deve difendere le linee nel settore della Linea Gotica nella valle del Serchio tra Gallicano, Vergemoli, Trassilico, Verni, Fornovolasco. Antonio Cavani fu, il 20 aprile del 1945, uno dei primi patrioti ad entrare a Castelnuovo di Garfagnana – la sua città natale – completamente distrutta dai bombardamenti alleati e dalle distruzioni operate dai nazisti e dai fascisti in fuga. Con molti altri patrioti “Tasso” vive a fianco di brasiliani, statunitensi, inglesi, condividendo la fame, la paura, la morte. È un patriota di una unità antonoma. Non c’è dunque ideologia partitica tra le fila di queste formazioni, ma spirito di sacrificio patriottico, per un impegno teso a conquistare libertà e democrazia. La bandiera è il tricolore italiano e la patria è quell’Italia che vuole riscattarsi dal fascismo.
Antonio Cavani con questo diario ci lascia un forte esempio di partecipazione e di scelta nel combattere per costruire una società migliore, più equa, giusta e soprattutto libera.
Un partigiano sulla Linea Gotica. Il diario di “Tasso”
di Antonio Cavani e Moreno Maffucci
Pagine 148 – euro 14,00
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